Chi è lo psicologo?

Lo psicologo è un professionista che:

- ha conseguito una laurea in Psicologia,
- ha svolto un tirocinio abilitante,
- si è abilitato alla professione iscrivendosi regolarmente all'Albo degli Psicologi  in seguito al superamento dell'Esame di Stato.

Lo psicologo non si occupa solo di psicopatologia ma anche di:
- favorire il benessere e il cambiamento,
- potenziare le risorse individuali della persona,
- accompagnare gli individui, le coppie, le famiglie, le organizzazioni (es. scuola, azienda, ecc.) in particolari momenti critici o di difficoltà.


"In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell'esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri"   (art.3 Cod. Deontologico)

Di fronte all'emergere di un disagio o un malessere psicologico, il suo compito è analizzare la domanda di aiuto e individuare la natura della problematica presentata attraverso una valutazione diagnostica utilizzando il colloquio clinico, test psicologici, l’osservazione e la valutazione di elementi non verbali e relazionali. Lo psicologo è così in grado di definire, insieme al paziente/cliente, il tipo d’intervento più adeguato.

Modello Sistemico Familiare-Individuale

Ispirato al modello introdotto in Italia da Mara Selvini Palazzoli negli anni ‘70, si fonda su una prospettiva sistemica, integrata con una visione sia relazionale che individuale del disagio psichico. Si prevede, ove possibile, l'integrazione tra presa in carico familiare e presa in carico individuale (sia del paziente che dei familiari significativi e motivati).
Terapia familiare
Si basa sulla collaborazione di tutta la famiglia (genitori e figli) con l'intento di restituire al paziente e alla sua famiglia le competenze necessarie ad affrontare costruttivamente le difficoltà in atto e costruire insieme il progetto di un intervento terapeutico.
La terapia può poi proseguire secondo differenti progetti, che prevedono l’impegno sia del paziente sia dei familiari, in sedute congiunte e/o separate, in diversi formati.
Terapia individuale
Alla base c'è l’ipotesi che il sintomo del paziente sia espressione di un disagio direttamente connesso alla posizione che questo occupa all’interno del suo sistema di relazioni significative, familiari e sociali. L’obiettivo del lavoro è aiutare il paziente (sia con sedute individuali, sia con sedute che coinvolgono figure significative) a riorganizzare la sua narrazione (le caratteristiche individuali, la storia dei legami nella famiglia d’origine, le strategie che improntano i suoi stili relazionali attuali)  mediante il riconoscimento e la ridefinizione delle strategie relazionali disfunzionali.
Terapia di coppia
Si rivolge a coppie sposate o conviventi, con figli o senza, che esprimono l’intenzione di proseguire nella loro relazione pur attraversando momenti di profonda sofferenza e grave incertezza, o che desiderano essere accompagnate ad una riflessione su una possibile separazione.